Prologo

1866

Ogni grande storia non esiste nel vuoto: ha una storia che l’ha preceduta, che a sua volta origina da una storia, e così via, fino al momento che ha dato origine a tutto. La nostra inizia con una nascita, quella di Francesco Berta, nostro avo, vignaiolo e proprietario di terre.

1889

Passano gli anni, il figlio diventa padre. Nasce Giovanni e qualche anno dopo Michele. Due fratelli, due strade diverse: il primo, vignaiolo come il padre a Casalotto di Mombaruzzo, il secondo, farmacista nella grande Milano. Non esiste Internet, le distanze sono lunghe, ma allora come ora quando c’è un perché si trova un come: Giovanni invia a Michele le materie prime, lui le trasforma in liquori dalle arcane proprietà curative.

Capitolo 1

la nascitadi un sogno

1945

Paolo Berta, il figlio di Giovanni, ancora non immagina nemmeno che avrebbe fondato le Distillerie. Paolo è solo un ragazzo che aveva frequentato la scuola di enotecnica e fa l’apprendista in una cantina a Canelli. Un giorno decide di fermarsi a prendere qualcosa da mangiare in una salumeria: questo incontro gli cambia la vita. La ragazza che serviva al bancone, figlia dei proprietari del negozio, è così bella che Paolo torna ogni giorno per i mesi seguenti a comprare ogni genere di salumi e affettati pur di poterle parlare. È già innamorato di lei nonostante sappia solo il suo nome: Lidia.

1947

Lidia e Paolo non perdono tempo: poco dopo essersi conosciuti, si sposano e decidono di vivere a Nizza Monferrato e di costruire la prima Distilleria al piano terra della loro casa, all’insegna di un lavoro radicale, ostinato, senza compromessi. Un lavoro che si fonda su una ricerca maniacale e instancabile della perfezione, della massima sintesi tra buono e bello, della materia prima migliore, lavorata con una cura che sfiora la devozione. Gli alambicchi cominciano a scaldarsi proprio qui, dove alzando lo sguardo l’occhio si perde tra le colline del Barbera.

Capitolo 2

Di generazionein generazione

1983

Chi sogna in grande e suda per plasmare la realtà in sogno spesso viene ricompensato e la nostra famiglia non fa eccezione: i figli di Paolo, Gianfranco ed Enrico, cresciuti in mezzo ad aromi speziati e bottiglie luccicanti, decidono di seguire gli insegnamenti di loro padre. È una scelta che ci allontana subito dalle logiche della grande distribuzione e ci porta verso le strette di mano, i pranzi in compagnia, i clienti che diventano amici.

1998

È il momento della verità. Sotto gli occhi dei suoi figli, Paolo apre una delle sue botti piene di grappa, messe da parte tanti anni prima. Quel liquido ambrato, intenso, profumato non assomiglia per nulla alle altre grappe; è diventato qualcos’altro. Qualcosa di rivoluzionario. Qualcosa che profuma di anni e di cura. È nata la Roccanivo, la prima Selezione Riserva; e altre verranno negli anni.

Capitolo 3

Le bottigliehanno le ali

2002

Gianfranco, uomo di cantina, innamorato dei profumi e dei sapori, mette in ogni goccia della grappa a cui si dedica l’impegno dell’amore più profondo; Enrico girovaga per il mondo, dal Nord Europa al Sud America passando per l’Oriente, e con lui le bottiglie a cui suo fratello dà la luce. Ad amministrare l’azienda ci pensa Simonetta, la moglie di Gian. Manca solo lo spazio adatto a contenere un sogno che si fa via via più grande: da Nizza Monferrato torniamo a Casalotto, proprio sulla collina da cui proveniamo e da cui una parte di noi non è mai andata via.

2012

Questo territorio ci ha dato i suoi frutti; noi decidiamo di dargli qualcosa in cambio. Rileviamo Moriondo Carlo, nome storico dell’amaretto piemontese, continuiamo a ristrutturare Villa Prato, acquisiamo il Castello di Monteu Roero e diamo di nuovo la possibilità agli abitanti di frequentarlo. Tutto sembra possibile, tutto è raggiungibile, il grande punto interrogativo del futuro non porta con sé nessuna preoccupazione.

Capitolo 4

un nuovo inizio

2015

Le storie non sono mai solo positive; senza caduta, non ci si rialza. Certe cadute, però, fanno particolarmente male. Certe cadute sono indelebili. Gian ci lascia; ma il suo impegno per gli altri, il suo amore per il territorio, la sua voglia di non accontentarsi mai e andare sempre alla ricerca del buono e del bello non ci lascerà mai.

È nel suo nome che creiamo il progetto SoloPerGian, una cantina, una grappa, una Fondazione che aiuta i giovani e i meno giovani a inserirsi nel mercato del lavoro. È nel suo nome che brindiamo quando alziamo i bicchieri. SoloPerGian.

2016

Ci sono lavori che richiedono cura: e ciò che richiede cura, richiede tempo. Restaurare una Villa Settecentesca è uno di questi: valorizzare il tempo che passa, minimizzando gli effetti negativi, è un’impresa da affrontare pian piano, riflettendo su ogni piccola azione. Non lavoriamo contro il tempo, ci lavoriamo insieme. Nessuno ha mai detto che è stato semplice: ma quando abbiamo aperto per la prima volta le porte di Villa Prato, tutte le fatiche ci son sembrate ben poca cosa.

Capitolo 5

Verso il Futuro

2022

É così da sempre. Amiamo le case piene di gente, ospitare amici, far nascere incontri. Per completare il tutto, mancava un solo tassello: un luogo luminoso, ampio, con grandi vetrate e una terrazza per farsi abbracciare dalle colline. Un luogo per festeggiare un matrimonio pieno di amici, organizzare una convention aziendale di successo, vivere una grande serata. Questo è Borgo Roccanivo: e non potevamo che inaugurarlo con un evento speciale. Il 3 maggio 2022 Federico Buffa ha portato a Borgo Roccanivo Italia Mundial, l’indimenticabile vittoria della Nazionale Azzurra ai mondiali di calcio che si tennero in Spagna nel 1982.

2023

Le asticelle esistono per essere saltate. È quello che proviamo a fare sempre, ogni giorno, con la costanza di chi sa che ogni giorno si può fare un passetto in più del giorno prima. L’importante è non stare mai completamente fermi. Il Castelletto dell’Annunziata e il Convento di San Giovanni, antico convento con una storia miracolosa alle spalle, ne sono la prova: due ristrutturazioni ambiziose, due pezzi di storia da far rivivere. Cosa diventeranno, lo scopriremo insieme.

Ma anche una grande storia, se si percorre da soli, è piccola. E alzare l’asticella significa anche fare cose che non si ha mai avuto il coraggio di fare: il 5 maggio 2023 abbiamo fatto qualcosa che in più di 75 anni non avevamo mai nemmeno pensato di poter fare. Insieme ad Adriano Attus, Sotheby’s e Pavesio e Associati with Negri-Clementi, abbiamo messo all’asta 20 pezzi tra cui preziose bottiglie personalizzate, grandi opere da muro e piccole opere da scrivania. Il ricavato, più di 29.000€, è stato interamente devoluto a Libera per il progetto Amunì, con cui aiuta giovanissimi che hanno commesso dei reati a ricominciare nel segno della giustizia.

Paolo e Lidia ormai non lavorano più nelle Distillerie, ma il loro sogno non si spegne, anzi, cresce e viene tramandato: quel sogno continua a viaggiare e a portare in ogni angolo del mondo la storia di un amore così grande da sfidare il tempo.

Federico Buffa