Dell’amore e di altre dolcezze

L’amaretto si lega sempre alle storie d’amore; dal dolce morbido di Mombaruzzo, nato dall’amore tra l’economo e la pasticcera della corte dei Savoia, al liquore, che nasce dalla passione del pittore Bernardino Luini per una bellissima locandiera. All’inizio del 1500, infatti, a Luini venne affidata la realizzazione degli affreschi per il Santuario della Beata Vergine dei Miracoli: un lavoro enorme, che poteva consacrare definitivamente la sua carriera ma anche che gli imponeva di rimanere molto tempo lontano da casa. La scelta fu rapida: l’artista fece i bagagli e partì diretto verso una modesta pensione proprio di fianco al santuario. Alla proprietaria della locanda quest’uomo silenzioso, sempre immerso nella sua arte, così diverso dai suoi soliti clienti, piaceva; e Luini iniziò presto a volere bene a quella ragazza sorridente che era la prima persona che vedeva al mattino e l’ultima che vedeva alla sera, l’unica che lo facesse sentire un po’ meno lontano da casa. Di mattina in mattina, venne il momento più importante, quello di dipingere proprio la Beata Vergine; e Luini decise proprio di chiedere a lei, la donna che aveva reso quel posto nuovo e lontano una casa, di fargli da modella. Fu così che la locandiera si scoprì immortale sulle mura del Santuario: e fu così che, emozionatissima, regalò a quel pittore che veniva da Milano una bottiglia del suo liquore speciale, fatto di mandorle infuse nell’alcol e brandy…