La leggenda della Fata Verde

Assenzio: non esiste un alcolico che abbia una fama così grande ma anche così controversa. Nel 1800, le strade di Parigi e della Francia intera si riempiono di persone disperate, ciondolanti, che perdono l’equilibrio e che gridano verso creature che solo loro vedono. I medici si movimentano per capire il perché di questa strana epidemia che si sta portando via intellettuali, ballerine, persone di ogni classe di cultura e ceto e presto trovano il presunto colpevole: il Tujone, un terpene presente in enormi quantità dell’Artemisia Absinthum. La Fata Verde, che all’epoca riempiva gli scaffali dei locali più famosi e decadenti d’Europa, viene messa al bando, cacciata dalle città, trattata come una pericolosa criminale. In Italia diventa addirittura illegale la sua produzione o importazione. Oggi la situazione è ben diversa e la Fata Verde è di nuovo libera di viaggiare per l’Europa, anche grazie a una serie di studi che l’hanno riabilitata: la cosiddetta sindrome dell’absintismo altro non era che una manifestazione di forme di alcolismo molto avanzate e debilitanti, di cui solo una serie di ragioni sociali e politiche hanno voluto vedere nell’assenzio, in quanto di gran moda all’epoca, il colpevole.